ROGATE ERGO
Rivista di animazione vocazionale - Febbraio 2013
Coltivare la speranza
“Le vocazioni segno di speranza”, il tema del messaggio del Papa per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni del prossimo 21 aprile (la cinquantesima della serie), è motivo di sollievo nello scenario di crisi in cui viviamo.
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Quanto sia vero che le vocazioni sono segno di speranza si deduce dal racconto di don Angelo Rossi, parroco della chiesa di San Rocco a Casoni di Mussolente, un paese di 3.500 abitanti, che in cento anni ha dato alla Chiesa 70 sacerdoti e un alto numero di consacrati
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Se l’incertezza politica ed economica sembra lasciare pochi margini al futuro lavorativo dei giovani con inevitabili ricadute sulle loro scelte di vita, sognare è possibile quando, per esempio, con sano realismo, si guarda a modelli positivi. “Rogate ergo” lo fa riportando la testimonianza di Marcello Candia, “l’industriale della speranza”, che a 50 anni lasciò tutto e partì per il Brasile dove fondò diversi ospedali.
Della vita di don Pino Puglisi, il prete ucciso dalla mafia, viene invece riportato uno spaccato poco noto: l’impegno per le vocazioni. “Il collega con l’aureola” titola questo numero della rivista per ricordare l’incarico da lui svolto per diversi anni, in qualità di consigliere del Centro Nazionale Vocazioni e di animatore vocazionale.
Il tema della speranza viene ulteriormente esaminato nel cinema, con particolare attenzione al film “Io e te” di Bernardo Bertolucci, di cui si riporta un’originale intervista. Il grande Maestro del cinema italiano confessa il suo ottimismo dopo essere uscito dal tunnel della depressione in cui era caduto per una malattia che lo ha reso disabile.
Firmano le pagine di questo numero: Antonio Riboldi, Vito Magno, Giosy Cento, Giuseppe De Virgilio, Severino De Pieri, Luigi Accattoli, Mario Dal Bello, Carlo De Biase, Pier Giorgio Liverani, Danilo Zanella, Luciano Cabbia, Angela Ambrogetti, Carlo Climati