ROGATE ERGO

Rivista di animazione vocazionale -  Aprile 2014

Coltivare i talenti

La parabola dei talenti è uno dei classici brani vocazionali del vangelo. Normalmente si pensa al talento come a una dote, a un’inclinazione, che riguarda solo gli artisti, in realtà ciascuno lo possiede, anche se spesso rimane non coltivato per mancanza di educatori in grado di riconoscerlo e liberarlo.

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“Rogate ergo” affronta l’argomento sotto l’aspetto pedagogico, sociologico, esperienziale e biblico, proponendo una lista di cose da fare per conoscere le proprie capacità. La testimonianza dell’artista gesuita Marko Ivan Rupnik sul versante religioso, e quella dell’eclettica Loretta Goggi sul versante laico, dimostrano come la sensazione di appagamento avvertito dentro di sé risponde a un talento che influenza le loro decisioni. Così è stato per talentuosi consacrati come Vivaldi, Liszt, Beato Angelico, Rebora.

Spesso però il talento, anziché essere aiutato ad esprimersi incontra ostacoli. Questo capita anche per gli istituti religiosi in cui soprattutto nel passato non c’era grande attenzione per le attitudini soggettive dei religiosi, a volte  persino viste come una tentazione. Oggi si cade talvolta nell’eccesso opposto. La rivista, sotto la spinta anche dall’attualità (Suor Cristina Scuccia alla ribalta televisiva per il successo a “The voice” su Rai 2) affronta questo argomento in termini di equilibrio e di costruttività.  

Firmano le pagine di questo numero: Antonio Riboldi, Vito Magno, Giosy Cento, Giuseppe De Virgilio, Tonino Lasconi, Severino De Pieri, Amedeo Cencini, Antonio Gentili, Angelo Paoluzi, Riccardo Belotti, Pier Giorgio Liverani, Danilo Zanella, Luciano Cabbia, Carlo Climati, Angela Ambrogetti

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